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Sabelli Group si presenta a Marca 2019 con un nuovo assetto organizzativo

Una nuova architettura aziendale per rispondere meglio alle necessità dei clienti: è con questa novità che Sabelli Group si presenta a Marca 2019, la fiera internazionale dedicata alle private label in programma il 16 e 17 gennaio a Bologna. Lo stand Sabelli (Pad. 29 Stand C/56 – D/55) quest’anno è dedicato alla divisione Sabelli Industrial, che ha come area di attività la produzione per la Marca del Distributore, compreso lo sviluppo di linee a marchio di fantasia. Sabelli Industrial nasce come parte di una riorganizzazione di Sabelli Group, attiva dal 2019, che supera la suddivisione per stabilimenti attuata finora per raggruppare le attività in base alle aree di competenza. Accanto alla divisione Industrial, nasce quindi Sabelli Brands, per la gestione dei prodotti a marchio Sabelli e Val d’Aveto, a cui si affianca la Sabelli Retail, per la gestione dei punti vendita aziendali sul territorio locale, e la già esistente Sabelli Distribuzione, la piattaforma logistica dell’azienda per il Centro Italia.

“La nuova organizzazione rappresenta una svolta importante che renderà ancora più puntuale ed efficiente il nostro servizio ai clienti – commenta Simone Mariani, ad di Sabelli Group –. Per questo è importante per noi essere a Marca con Sabelli Industrial, una struttura fortemente specializzata che unisce l’esperienza di Sabelli alla competenze specifica maturata da Trevisanalat ed Ekolat, gli stabilimenti che abbiamo acquisito nel 2016”. Il nuovo assetto arriva al termine di un 2018 molto positivo per Sabelli Group, che ha confermato il trend di crescita degli ultimi anni, con un fatturato di 150 milioni di euro (+7% rispetto al 2017). “I risultati premiano le nostre scelte di sviluppo industriale, che passano per importanti investimenti in ricerca e produzione e acquisizioni societarie di alto profilo – ha dichiarato Angelo Galeati, ad di Sabelli Group – La nostra direzione è chiara: offrire la qualità e la freschezza che ci contraddistingue fin dalle origini, insieme alla migliore efficienza, i controlli, e le garanzie di processi produttivi all’avanguardia”.

Una nuova architettura aziendale per rispondere meglio alle necessità dei clienti: è con questa novità che Sabelli Group si presenta a Marca 2019, la fiera internazionale dedicata alle private label in programma il 16 e 17 gennaio a Bologna. Lo stand Sabelli (Pad. 29 Stand C/56 – D/55) quest’anno è dedicato alla divisione Sabelli Industrial, che ha come area di attività la produzione per la Marca del Distributore, compreso lo sviluppo di linee a marchio di fantasia.

Sabelli Industrial nasce come parte di una riorganizzazione di Sabelli Group, attiva dal 2019, che supera la suddivisione per stabilimenti attuata finora per raggruppare le attività in base alle aree di competenza. Accanto alla divisione Industrial, nasce quindi Sabelli Brands, per la gestione dei prodotti a marchio Sabelli e Val d’Aveto, a cui si affianca la Sabelli Retail, per la gestione dei punti vendita aziendali sul territorio locale, e la già esistente Sabelli Distribuzione, la piattaforma logistica dell’azienda per il Centro Italia.

“La nuova organizzazione rappresenta una svolta importante che renderà ancora più puntuale ed efficiente il nostro servizio ai clienti – commenta Simone Mariani, ad di Sabelli Group –. Per questo è importante per noi essere a Marca con Sabelli Industrial, una struttura fortemente specializzata che unisce l’esperienza di Sabelli alla competenze specifica maturata da Trevisanalat ed Ekolat, gli stabilimenti che abbiamo acquisito nel 2016”.

Il nuovo assetto arriva al termine di un 2018 molto positivo per Sabelli Group, che ha confermato il trend di crescita degli ultimi anni, con un fatturato di 150 milioni di euro (+7% rispetto al 2017). “I risultati premiano le nostre scelte di sviluppo industriale, che passano per importanti investimenti in ricerca e produzione e acquisizioni societarie di alto profilo – ha dichiarato Angelo Galeati, ad di Sabelli Group – La nostra direzione è chiara: offrire la qualità e la freschezza che ci contraddistingue fin dalle origini, insieme alla migliore efficienza, i controlli, e le garanzie di processi produttivi all’avanguardia”.

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Save the Brand 2018, l’azienda ascolana Sabelli tra le PMI eccellenti

Ottime performance economiche, forza del brand, passione e grande capacità di innovazione rimanendo fedeli alla tradizione, alla qualità e al legame con il territorio: è grazie a questi elementi che il Gruppo Sabelli ha ricevuto una menzione nell’elenco delle aziende italiane eccellenti stilato dall’information provider ICM Advisors.

Ogni anno dal 2014 ICM Advisors svolge la ricerca “FFF-Save the Brand” allo scopo di sviluppare un osservatorio dedicato al valore dei brand delle PMI nei settori Fashion, Food e Furniture del Made in Italy. Lo studio prende in esame più di mille aziende e ne analizza la redditività e il valore del portafoglio marchi.

I risultati della ricerca sono stati resi pubblici lo scorso 27 novembre a Milano durante l’evento “Save the Brand 2018”. Il Gruppo Sabelli è stato citato tra le 18 aziende nel settore Food che si sono distinte per capacità economiche e forza del brand.

“Siamo molto grati di questa menzione perché rappresenta una risposta tangibile al nostro operato – commentano Simone Mariani e Angelo Galeati, AD del Gruppo – . Da sempre infatti ci impegniamo e investiamo nell’innovazione per favorire la crescita del Gruppo Sabelli e per far sì che i nostri brand siano riconosciuti come marchi d’eccellenza.”

 

TRATTO DA PICENOTIME

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LA QUALITÀ DEL GRUPPO SABELLI PREMIATA A MERANO: DUE ORI AL WINEHUNTER AWARD

La Burratina Sabelli e lo Yogurt colato con Pistacchio Val d’Aveto si sono distinti per territorialità, sapore e passione nella produzione

Merano, 13 novembre 2018 – Forte territorialità, qualità superiore e passione nella produzione: sono queste le caratteristiche che hanno portato due prodotti del gruppo Sabelli a ottenere il prestigioso WineHunter Award Gold, assegnato nell’ambito del Merano Wine Festival dalla giuria presieduta da Helmuth Köcher, fondatore e presidente della manifestazione.

I due riconoscimenti sono andati alla Burratina Sabelli e allo Yogurt colato con Pistacchio del caseificio Val D’Aveto: entrambi hanno raggiunto 94,99/100 punti, posizionandosi nelle fasce più alte dei giudizi assegnati ai prodotti in concorso. Un riconoscimento prestigioso, che testimonia come accanto a una importante crescita produttiva ed economica, il gruppo di Ascoli Piceno mantiene come priorità l’artigianalità della produzione, il legame con i territori d’origine dei prodotti e il gusto.

La Burratina Sabelli rispecchia la tradizione casearia marchigiana: una sottilissima sfoglia di mozzarella che racchiude un cuore di pasta sfilacciata e panna in un formato da 125 g pratico e moderno. Il suo gusto cremoso e delicato è merito della lavorazione artigianale, frutto di quasi 100 anni di esperienza, e della materia prima: solo latte italiano per gran parte proveniente dalle zone dei Monti Sibillini e del Gran Sasso, da allevatori selezionati.

Lo Yogurt colato con Pistacchio è prodotto da Val D’Aveto, caseificio ligure acquisito nel 2018 da Sabelli nell’ambito della strategia che punta ad arricchire l’offerta del gruppo con eccellenze del Made in Italy. L’antica ricetta seguita nella produzione di questa tipicità riproduce la densa morbidezza dello yogurt greco, ammorbidendone allo stesso tempo l’acidità. L’aggiunta di crema al pistacchio arricchisce il gusto con un connubio tra dolce e salato e gli dona il colore verde intenso. Anche qui la materia prima è della massima qualità: solo latte intero bovino proveniente dalla Val d’Aveto e la Val Trebbia.

“Siamo particolarmente soddisfatti di questo riconoscimento, visto l’alto profilo dei WineHunter Awards – commenta Marcello Mariani, del Gruppo Sabelli – Questo premio conferma ancora una volta la nostra eccellenza, frutto di quattro generazioni di lavoro e passione per il lattiero-caseario. Sia Sabelli che Val d’Aveto sono due realtà in grado di portare in tutta Italia e all’estero il gusto vero e genuino dei rispettivi territori, e non possiamo che essere orgogliosi del nostro lavoro e di quello di tutta la filiera che supporta il nostro lavoro la nostra visione”.

Grazie alla selezione del WineHunter Award, il gruppo Sabelli ha ottenuto il diritto di partecipare al Merano Wine Festival 2018, che si è svolto dal 9 al 13 novembre nella città altoatesina.

SABELLI (www.sabelli.it)

Con 130.000 tonnellate di latte fresco lavorato all’anno, 4 siti produttivi e 480 dipendenti e collaboratori, il gruppo Sabelli è una realtà consolidata nel mercato dei formaggi freschi di qualità e leader di mercato nei segmenti burrata e stracciatella. Fondata nel 1921 e trasferita ad Ascoli Piceno nel 1978, Sabelli Spa ha acquisito nel 2016 la Trevisanalat di Castelfranco Veneto e la Ekolat in Slovenia, dando vita a uno dei più importanti poli italiani per la produzione di mozzarella. Nel 2018, il gruppo acquisisce il Caseificio Val d’Aveto, produttore di nicchia di yogurt colato e formaggi tradizionali nel segmento premium.

 

tratto da fotospot.it

sab

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La famiglia Sabelli cresce ancora: Val D’Aveto inaugura la ”Casa dello Yogurt”

Continuano a crescere le aziende del Gruppo Sabelli: Caseificio Val D’Aveto, acquisito in aprile dal gruppo di Ascoli Piceno, inaugurerà sabato 8 settembre la “Casa dello Yogurt”. Si tratta di un nuovo stabilimento che raddoppierà la produzione di yogurt colato di alta qualità, specialità dell’azienda di Rezzoaglio (GE).

Il pomeriggio di inaugurazione inizierà alle 16 e prevede la presentazione del nuovo stabilimento a cura dei protagonisti, moderati da Marisa Spina di Entella TV e Piazza Levante. Seguirà la visita allo stabilimento che terminerà con la degustazione dei prodotti dei Caseifici Val d’Aveto e Sabelli, curato dallo Chef David Macchioni.

“La Casa dello Yogurt per noi significa poter aumentare la produttività mantenendo inalterata la qualità. La famiglia Sabelli e il team del Caseificio Val d’Aveto condividono passione per il lavoro, per la terra, per una scelta etica di lavoro e di rispetto per la materia prima, i prodotti, i clienti, i dipendenti, i fornitori”, spiega Simone Mariani, amministratore delegato del gruppo Sabelli e del Caseificio Val d’Aveto.

Angelo Galeati, Ad di Sabelli, aggiunge: “Siamo orgogliosi che la crescita del nostro gruppo passi anche attraverso realtà che esprimono legame con il territorio e rispetto della tradizione artigiana. La nostra strategia prevede, accanto all’ampliamento della sede di Ascoli Piceno, l’acquisizione di realtà che uniscono spirito imprenditoriale al rispetto della nostra filosofia aziendale”.

“Questa inaugurazione ci riempie di gioia perché non era scontato, con l’inverno difficile che abbiamo vissuto in Val D’Aveto, riuscire a terminare i lavori entro la fine di agosto, come da piano. Siamo orgogliosi di poter portare i nostri prodotti fuori dai nostri confini e di continuare ad utilizzare solo materia prima locale”, conclude Graziella Pastorini, Amministratore e Responsabile del Controllo Qualità di Caseificio Val d’Aveto.

Dal punto di vista architettonico e della sostenibilità ambientale, l’incremento volumetrico e di superficie della nuova Casa dello Yogurt è stato pensato e proposto in allineamento con la struttura esistente, realizzata negli Anni ‘60 del secolo scorso. Le superfici esterne sono state trattate con elementi in legno, posti in verticale, lasciando il basamento in intonaco e riprendendo il linguaggio non residenziale del luogo.

La nuova costruzione è separata dalla preesistente tramite un corpo di collegamento semitrasparente. Sono stati utilizzati esclusivamente materiali naturali: legno non trattato per pareti ad alto isolamento termico, cemento armato rifasciato con pannelli isolanti, serramenti ad alto isolamento termico ed acustico. L’illuminazione dell’intero complesso produttivo è a led, per impattare il meno possibile sull’ambiente.

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Ciclo Tour Sabelli – Una pedalata lunga 97 anni

Dal 1921, quando Michelangelo Sabelli fondò il proprio caseificio, di strada ne è stata percorsa tanta. Oggi l’azienda di Ascoli Piceno è un gruppo industriale a conduzione familiare di grande rilievo.

È uno dei più importanti player nel mercato delle mozzarelle. Oltre 123mila tonnellate di latte fresco lavorato ogni anno, 450 dipendenti, circa 150 milioni di euro di fatturato, 6 piattaforme distributive e 4 siti produttivi: la casa madre Sabelli, Trevisanlat (Castelfranco Veneto, Tv), Ecolat (Vipava, Slovenia) e, di recente acquisizione, il Caseificio Val d’Aveto (Rezzoaglio, Ge).

Un percorso lungo 97 anni e sempre in divenire che, a livello simbolico, dal 4 al 7 luglio è stato interpretato dal Ciclo Tour Sabelli 2018. Non un semplice evento sportivo, ma un’occasione di condivisione. Lo sport unisce e in questa occasione ha fatto da collante tra i valori, le aziende e le persone del Gruppo. Quattro tappe da circa 180 km che hanno unito Vipava e Ascoli Piceno. In sella, per conto delle singole realtà industriali, una ventina di ciclisti guidati da Marcello Mariani, in rappresentanza della famiglia che guida il Gruppo marchigiano ormai da un secolo.

Per informazioni: www.sabelli.it 

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Dal Caseificio ligure Val d’Aveto lo Yogurt colato, quello denso e salutare

Un caseificio che esiste ormai da molti anni, quello della Val d’Aveto in Liguria, e che da sempre porta avanti le tradizioni della sua terra utilizzando solo latte della propria valle.

«Un’azienda artigianale in una località meravigliosa», così Simone Mariani, amministratore delegato di Caseificio Val d’Aveto e di Sabelli, parlando di una realtà che continua tutt’oggi a lavorare in maniera assolutamente artigianale il latte della zona, dal quale derivano formaggi della tradizione, gustosi e facilmente distinguibili.

Caseificio Val d’Aveto «è la testimonianza di come in Italia si possa ancora fare una produzione di nicchia nel pieno rispetto delle tradizioni e delle materie prime».

Indubbiamente il caseificio è noto da diverso tempo per la produzione di formaggi, ma da alcuni anni ha voluto investire in un nuovo prodotto, tanto innovativo quanto in grado di conquistare tanti operatori del settore, e consumatori, ovviamente: si tratta dello Yogurt colato, realizzato grazie ad una «tecnologia antica quale è la colatura, che permette allo yogurt di essere più denso, più cremoso e con un gusto particolarmente ricco al palato». Il prodotto si presenta ricco di proteine e al tempo stesso ideale per chi è alla ricerca del proprio benessere fisico.

Che questo prodotto sia molto apprezzato lo testimonia anche il recente riconoscimento che questo yogurt, al gusto pistacchio, ha ottenuto all’International taste and quality institute, l’istituto di eccellenza che ha come scopo quello di garantire l’assoluta qualità dei prodotti premiati a consumatori e buyer. «Abbiamo sempre voluto fare un prodotto sano e genuino – ha spiegato Graziella Pastorini, direttrice della produzione – curato artigianalmente e in linea con i valori del nostro territorio».

Per informazioni: www.caseificiovaldaveto.com 

Tratto da Italiaatavola.net

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San Benedetto, la Sabelli si racconta con lo chef Rugiati

San Benedetto (Ascoli), 19 giugno 2018 – La Sabelli si racconta e lo fa in compagnia dello chef Simone Rugiati. Appuntamento venerdì alle 18.30 con la presentazione del libro “Con il latte nelle vene”, scritto da Archimede Sabelli, fondatore dello storico caseificio e lo show cooking del conduttore di “Cuochi e fiamme”. La Palazzina Azzurra farà da sfondo alla serata che, in caso di maltempo si svolgerà presso l’Istituto alberghiero F. Buscemi.

“Abbiamo fortemente voluto questa presentazione a San Benedetto – affermano Angelo Davide Galeati e Simone Mariani, ad della Sabelli – per testimoniare la vicinanza della nostra famiglia alla città della riviera, dove abbiamo il nostro più importante centro distributivo. Un’occasione importante per comunicare i valori che caratterizzano il nostro marchio.”

Gli stessi valori che racconta il fondatore del caseificio nella sua biografia.  La serata avrà come colonna sonora le musiche del gruppo Jazz or Nothing.

 

Dal Resto del Carlino

 

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Sabelli riceve da Deloitte prestigioso premio ”Best managed companies”

Capacità organizzativa, strategia e misurazione delle performance: è grazie al raggiungimento dell’eccellenza su questi indicatori che Sabelli, storico caseificio di Ascoli Piceno, è risultata tra le “Best managed companies”, proclamate da Deloitte, una tra le più grandi realtà operanti nel settore dei servizi professionali alle imprese.

La premiazione della prima edizione italiana del concorso “Best Managed Companies” si è svolta a Milano, nella cornice di palazzo Mezzanotte, dopo una lunga selezione iniziata a novembre. Una giuria indipendente, formata da autorevoli esponenti del panorama imprenditoriale, accademico e istituzionale italiano, ha valutato le aziende sulla base di un assessment sui fattori critici di successo identificati da Deloitte, come la strategia aziendale, le competenze distintive, l’impegno verso le persone, il controllo direzionale e la misurazione delle performance.

Dall’analisi di questi fattori, parametrati per dimensione, struttura proprietaria e settore di appartenenza, Sabelli è risultata tra le 52 finaliste, e successivamente tra le 31 vincitrici del riconoscimento “Best managed companies”. Sabelli si è contraddistinta soprattutto per la capacità di strutturare strategie di lungo periodo e per capacità di innovazione ed internazionalizzazione.

A ritirare il premio è stato Simone Mariani, Ad del Gruppo Sabelli: “Siamo molto soddisfatti di questo premio – ha commentato Mariani – perché certifica che la nostra azienda opera ai massimi livelli nazionali e internazionali. È un risultato ancora più importante perché come azienda familiare e legata al territorio, portiamo avanti la visione imprenditoriale di nostro nonno, Archimede Sabelli, mantenendo come obiettivo e come fattore distintivo sul mercato la qualità e la freschezza dei nostri formaggi”.

Il programma Best Managed Companies è sostenuto anche da ALTIS Università Cattolica, da ELITE, l’iniziativa del London Stock Exchange Group che supporta lo sviluppo e la crescita delle imprese ad alto potenziale, e da Confindustria. Non un semplice premio, ma un’occasione per un’azienda come Sabelli, tra le principali del settore lattiero-caseario italiano, di confrontarsi con professionisti ed esperti e accedere a sessioni di coaching dedicate per migliorare la propria competitività a livello internazionale.

 

Tratto da picenotime

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Sabelli a Cibus celebra la sua storia e guarda al futuro

I prodotti innovativi e lo sviluppo economico portati dalle moderne tecnologie e la grande tradizione lattiero casearia italiana: Sabelli Spa celebrerà le sue due anime con la sua partecipazione a Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione in programma a Fiere di Parma da oggi al 10 maggio 2018 (Pad. 02 – Stand I 068).

La novità sarà la presentazione del libro “Con il latte nelle vene” (Capponi Editore), autobiografia di Archimede Sabelli, fondatore nel 1921 dell’omonimo caseificio che oggi è uno dei principali poli produttivi di mozzarelle e burrate in Italia. Raccontato direttamente dalla voce del fondatore, il volume condensa in una narrazione fluida ed avvincente,  quelli che sono i valori che hanno ispirato il fondatore e la sua famiglia. La ricerca del latte di qualità diventa la trama di una vita. Valori che oggi sono alla base di un gruppo che cresce nei mercati internazionali ma è ancora totalmente italiano e a conduzione famigliare.  “Con il latte nelle vene” sarà presentato l’8 maggio 2018, alle 16.30, presso l’Innovation Corner di Cibus (Pad. 4.1), in un incontro condotto dalla giornalista Maria Cristina Alfieri.

Cibus rappresenta inoltre il primo appuntamento fieristico del gruppo Sabelli dopo le importanti novità che all’inizio del 2018 hanno portato avanti la crescita dell’azienda. Prima di tutto l’acquisizione del caseificio Val D’Aveto, azienda ligure specializzata nella produzione di yogurt colato di qualità, un’operazione che rientra nella strategia di portare all’interno del gruppo Sabelli nicchie di eccellenza del Made in Italy. Anche Val D’Aveto sarà presente al Cibus con un suo stand (Pad 02 – Stand E 080).

Per quanto riguarda il proprio territorio, invece, Sabelli ha dato il via a un piano di investimeni da 13 milioni di euro che potenzierà l’efficienza aziendale secondo i criteri dell’Industria 4.0 e porterà allo sviluppo di nuovi prodotti in linea con i moderni trend di consumo.

La fiera di Parma è anche l’occasione per presentare le specialità Sabelli “Eletto Prodotto dell’Anno 2018”: le burrate Sabelli (burratina, stracciatella di burrata e burrata senza lattosio). Premiati direttamente dai consumatori nelle categorie “Mozzarelle e burrate” e “Formaggi senza lattosio”, questi prodotti devono la loro qualità e freschezza alla selezione e valorizzazione della materia prima: il latte utilizzato è al 100% italiano, in gran parte proveniente dall’area Gran Sasso e Monti Sibillini.

“A Cibus celebriamo le nostre tradizioni e la nostra storia famigliare, valori veri che ci distinguono sul mercato e che sono alla base dei nostri eccellenti risultati – commentano Simone Mariani e Angelo Galeati, AD del Gruppo Sabelli –. Allo stesso tempo, grazie a investimenti importanti e innovazione costante  guardiamo a un futuro di crescita sia a livello nazionale che internazionale, e allo sviluppo di prodotti sempre più in grado di conquistare i consumatori più attenti alla freschezza e alla qualità”.

 

Fonte Picenotime.it

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Ascoli Piceno, presentata autobiografia Archimede Sabelli nel corso di Cibus 2018

È stato presentato oggi, nel corso di Cibus 2018, il libro “Con il Latte nelle Vene”, edito da Capponi Editore, autobiografia di Archimede Sabelli, fondatore del caseificio Sabelli, uno dei principali gruppi italiani specializzati nella produzione di formaggi freschi e mozzarelle.

Il volume racconta direttamente dalla voce del protagonista la storia di un vero e proprio sogno che ha preso forma quasi 100 anni fa, e oggi si concretizza in una realtà imprenditoriale arrivata alla quarta generazione, con 3 siti produttivi in cui si lavorano 123.000 tonnellate di latte fresco all’anno e si garantisce occupazione a oltre 450 persone. “Con il latte nelle vene” testimonia la passione, il lavoro e la capacità di superare grandi difficoltà in un periodo storico di forti mutamenti per l’Italia e per il territorio marchigiano, in cui Sabelli si è insediata negli anni ‘50.

“Sono partito da zero, anzi da meno di niente – scrive un anziano Archimede Sabelli nel suo libro autobiografico – perciò se volevo dare a me e alla mia famiglia una vita tranquilla, dovevo lavorare duro, con caparbietà e ostinazione, come in effetti ho fatto. Questa scelta ha comportato un prezzo salato da pagare, ma era l’unica possibilità che avevo. Oggi posso dire che il mio lavoro è stato una passione divorante, una malattia dalla quale ho scelto di non guarire. Dentro ci ho messo l’anima e la mia visone del mondo, ci ho messo il mio entusiasmo e la mia esuberanza”.

La narrazione di Archimede parte agli inizi del secolo scorso, quando suo padre Nicolangelo, che faceva il casaro a Bojano, in Molise, gli trasmise la passione per il mestiere. Un’eredità portata avanti in modo esemplare anno dopo anno, fino a raggiungere importanti traguardi già negli anni ’60 del secolo scorso quando Archimede, nell’impegnativa ricerca di latte, allora scarso, ampliò i propri orizzonti oltrepassando i confini regionali e valorizzando le produzioni appenniniche dell’Italia centrale, di fatto trasformando tanti contadini in produttori di qualità. Questa azione ha comportato anche la rinascita di zone montante che sarebbero state destinate al declino.

“Archimede Sabelli – dichiara Domenico Capponi, titolare della casa editrice che ha curato la pubblicazione del volume – è stato un visionario, un leader e un innovatore. Questo libro è il gesto concreto di un’apertura personale e di tutta una famiglia, un bellissimo viaggio intimo, dove non si parla mai di fatturato, produzione e mercati, ma si parla di vita, emozioni, esperienze, che sono la base di espressione dei valori di un uomo e di una famiglia, quei valori che generano quello che oggi definiamo ‘ricchezza consapevole’. Ecco perché si finisce per identificarsi in modo positivo in questa narrazione, entrando in empatia con il protagonista e la sua storia”.

Oggi il percorso di crescita intrapreso da Archimede è di fatto portato avanti dai nipoti Angelo Galeati e Simone Mariani, che rappresentano la quarta generazione, impegnati a proiettare l’azienda Sabelli sui mercati internazionali.

Tra le importanti novità di inizio 2018, presentate a Cibus, l’acquisizione del caseificio Val D’Aveto, azienda ligure specializzata nella produzione di yogurt colato di qualità, nonché il riconoscimento di “Prodotto dell’anno 2018” per la stracciatella di burrata, burratina e burratina senza lattosio, tutti prodotti realizzati con latte 100% italiano in gran parte proveniente dall’area Gran Sasso e dei Monti Sibillini.

“A Cibus 2018 – commentano Mariani e Galeati – abbiamo portato la spinta all’innovazione e allo sviluppo tecnologico accanto alla storica tradizione di famiglia. Se oggi l’apprezzamento per la qualità e la freschezza dei nostri prodotti continua a crescere in Italia e nel mondo, questo è dovuto anche al testimone che abbiamo ricevuto. Con questo volume rendiamo doveroso omaggio a chi, in tempi e luoghi difficili, ha dato vita a una grande realtà produttiva. Ringraziamo Domenico Capponi per averci aiutato a trasmettere questa visione e questi valori che ancora oggi ci distinguono come un’eccellenza artigianale in ambito lattiero caseario”.

fonte Piceno Time

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