giugno 18, 2019

Tradizione e qualità per il business del terzo millennio

by Sabelli in Corporate, News

Per conquistare e mantenere quote di mercato significative, oltre a curare lavorazioni e qualità, è indispensabile una strategia di marketing vincente, con acquisizioni mirate. È il caso del Gruppo Sabelli, tra i più importanti produttori italiani di formaggi freschi.

 

Il settore lattiero caseario è di assoluto primo piano nel panorama italiano, un comparto che occupa decine di migliaia di lavoratori nella produzione e distribuzione di latte e di prodotti che spesso possono fregiarsi di marchi DOP (Denominazione d’Origine Protetta) o IGP (Indicazione Geografica Protetta). Tra le maggiori aziende italiane, un posto di primo piano è occupato dal Gruppo Sabelli, che dai primi passi mossi nel lontano 1921 in un piccolo laboratorio in Centro Italia, è arrivato oggi in posizione di assoluta leadership nazionale.

I numeri parlano chiaro: 155.000 tonnellate di latte fresco lavorate all’anno, 4 siti produttivi, 8 piattaforme distributive e 500 dipendenti fanno del Gruppo Sabelli il leader nel segmento della stracciatella e della burrata, e lo vedono al secondo posto tra i produttori italiani di mozzarelle da tavola. Prodotti top, tanto la stracciatella, la burrata e la burrata senza lattosio, elette “Prodotti dell’anno” nel 2018, quanto la mozzarella e la mozzarella senza lattosio, insignite dello stesso riconoscimento nel 2019.

Un successo, quello di un gruppo ancora oggi a conduzione familiare, frutto non solo dell’accurata selezione di materie prime – latte 100% italiano che proviene quasi interamente dalla zona dei monti Sibillini e del Gran Sasso – e dell’adozione dei più moderni sistemi di produzione, tracciabilità e sicurezza alimentare, ma anche di una gestione e di una strategia di marketing vincenti, che hanno saputo unire il rispetto delle tradizioni alla giusta spinta all’innovazione e alla crescita.

 

Il Gruppo, infatti, nel 2016 ha acquisito la Trevisanalat di Resana (TV), specializzata nella produzione di mozzarella per la Grande Distribuzione, e la slovena Ekolat, strategica per l’export nel Centro e nell’Est Europa. Ma non finisce qui: è del 2018 l’acquisizione di una piccola eccellenza: il caseificio ligure Val D’Aveto, noto per il suo yogurt colato e i formaggi prodotti secondo i metodi tradizionali locali.

La politica lungimirante del Gruppo Sabelli è stata recentemente riconosciuta anche dall’assegnazione per il secondo anno consecutivo di un prestigioso premio, il Best Managed Companies Award, promosso da Deloitte, società di consulenza e revisione tra le più importanti al mondo, insieme a ALTIS Università Cattolica, Elite e Confindustria. I fattori di successo individuati da Deloitte sono, in particolare, strategia aziendale, competenze distintive, impegno verso le persone, controllo direzionale e misurazione delle performance, Corporate Social Responsibility e innovazione.

 

“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento”, commenta Simone Mariani, AD di Sabelli Group. “È di certo una gratificazione per l’impegno che abbiamo mostrato per garantire la crescita costante del gruppo, che oggi rappresenta il maggiore polo produttivo nel comparto delle mozzarelle a proprietà italiana. Essere tra i vincitori per il secondo anno consecutivo è, inoltre, uno stimolo a mantenere vivo il nostro spirito imprenditoriale e a fare sempre meglio per offrire qualità nel rispetto dell’ambiente e delle persone”.

I prossimi passi? Sabelli non si ferma e punta a migliorare la sostenibilità ambientale dei processi, produrre nuovi formati e prodotti per rispondere alle esigenze dei consumatori e dare impulso all’exportper valorizzare sempre più la tradizione marchigiana in Europa e nel mondo. Una strategia di export che dà i suoi frutti, con le esportazioni di Sabelli spa di Ascoli Piceno che segnano un +18% nel primo quadrimestre 2019.

 

Correre della Sera – 11 giugno 2019

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