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Caseificio Sabelli compie 100 anni

Più business e nuove acquisizioni per Sabelli, in crescita da 4 generazioni nel mercato lattiero-caseario

Era il 1921 quando Nicolangelo Sabelli fonda a Bojano, in Molise, il caseificio che porta il nome di famiglia ed era il 1950 quando il figlio Archimede decise di trasferirlo nelle Marche. Cent’anni di crescita, scanditi da 4 passaggi generazionali all’interno di una famiglia che è sempre rimasta il pilastro più importante dell’attività. Cent’anni festeggiati da uno spot sulle reti nazionali, il primo nella storia aziendale, completamente girato nelle Marche, a testimoniare un legame inscindibile con il territorio tra passato a futuro.

Il presente di Sabelli è ben descritto dai numeri: 4 siti produttivi, 8 piattaforme distributive, 4 brand, 165 mila tonnellate di latte fresco lavorato all’anno, 550 tra dipendenti e collaboratori e 200 milioni di ricavi nel 2020, con un Ebitda che sfiora i 18 milioni a conferma di un trend di crescita continuo, che sarà confermato anche a fine 2021 (+5% è la stima del fatturato). Numeri sui quali la pandemia ha avuto un effetto minimo grazie alla recente riorganizzazione per aree di business: alla brusca frenata nella ristorazione, uno dei principali canali di vendita, è corrisposta una maggiore richiesta nei punti vendita della Gdo, a cominciare dalle mozzarelle multipack. «E tra segni positivi e quelli negativi, il bilancio consolidato ha tenuto», dice soddisfatto Simone Mariani, che guida l’azienda insieme al cugino Angelo Galeati. I due amministratori delegati sono i nipoti del quasi centenario Archimede Sabelli, oggi presidente onorario del gruppo, che si ostina a ricordare loro «di restare fedeli all’arte casearia e di disinteressarsi delle logiche di prezzo».

La crescita è stata possibile anche per una serie di acquisizioni, che dal 2010 al 2018 hanno riguardato il caseificio teramano O’Hara, la trevigiana Trevisanalat, Ekolat in Slovenia e il caseificio genovese Val d’Aveto, ultimo arrivato in ordine di tempo e che dopo essere entrato nell’orbita Sabelli ha raddoppiato la produzione di yogurt. «Proprio la posizione finanziaria netta molto positiva potrebbe aprirci nuove opportunità per rafforzare la strategia di crescita esterna– anticipa Mariani – allontanando, almeno nel breve periodo, la possibilità della quotazione in Borsa».

Il gruppo, che dal 1978 ha sede principale e 350 addetti ad Ascoli Piceno, è oggi una realtà consolidata nel mercato dei formaggi freschi di qualità: è il terzo polo nazionale nella produzione di mozzarelle (il solo stabilimento di Trevisanalat fattura 70 milioni) e l’unico a proprietà interamente italiana, ed è leader nei segmenti burrata (14% della produzione nazionale) e stracciatella (31,5%).https://lab24.ilsole24ore.com/imprese-digitali/

«Sono prodotti di alto profilo, la cui richiesta è costantemente in crescita e rappresentano per la loro freschezza e qualità della materia prima, una gratificazione emotiva per il consumatore» e con i quali costruire una strategia di penetrazione all’estero, che oggi vale il 12% del fatturato complessivo del gruppo. L’obiettivo è di arrivare velocemente al 30% con l’Europa, in particolare quella dell’Est, che rappresenta una buona opportunità: «In tanti puntano alla Francia, ma sono convinto che ci siano buone possibilità di business anche altrove», dice l’amministratore delegato, che strizza l’occhio soprattutto al segmento della ristorazione di qualità.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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SABELLI GROUP: UN 2022 ALL’INSEGNA DELL’INNOVAZIONE

A Cibus i migliori prodotti della tradizione lattiero-casearia italiana, coniugando tradizione e innovazione

Superata la boa dei 100 anni di attività – tutti condotti dalla famiglia che ha fondato l’azienda nel 1921 ed è giunta alla quarta generazione – Sabelli Group continua a perseguire l’obiettivo di proporre i migliori prodotti della tradizione lattiero-casearia italiana, coniugando tradizione e innovazione. Questo significa da un lato impegnarsi per valorizzare e diffondere le eccellenze italiane, dall’altro intervenire sulle tecniche produttive per consentire a tutti di assaporarle in formati e confezioni più adeguati alle moderne esigenze.

Una concreta dimostrazione di questa filosofia aziendale è venuta dal recente Cibus di Parma, dove Sabelli ha presentato due novità lactose-free. La prima è la Ricotta senza lattosio: morbida e saporita, è ottenuta solo per affioramento e realizzata in modo artigianale, raccogliendo a mano i fiocchi di latte che risalgono in superficie. La Ricotta senza lattosio Sabelli ora è disponibile anche preconfezionata nei banchi take-away della Gdo in un formato pensato sia per chi la consuma come secondo piatto o dessert light, sia per chi la usa in cucina come ingrediente. Il secondo lancio è la Stracciatella senza lattosio per il libero servizio: creata dall’unione di panna fresca e sfilacci di mozzarella, è uno dei prodotti-icona con cui il gruppo marchigiano si è fatto conoscere in tutta Italia e in molti Paesi europei.

Ora Sabelli propone la sua Stracciatella anche nella versione ad alta digeribilità in una confezione che ne preserva tutta la freschezza, la cremosità e il sapore, pronta per ogni preparazione. La capacità di innovazione di Sabelli si esprime anche nella Burratina Affumicata, lanciata a fine 2021, esempio dell’attenzione che il Gruppo pone nel far crescere la categoria delle tradizioni gastronomiche. A completare le novità con cui il Gruppo si è presentato alla fiera di Parma è l’ultima new entry del caseificio Val d’Aveto, che l’azienda ha rilevato nel 2017: lo yogurt colato con Nocciola Piemonte lgp, dalla consistenza cremosa e vellutata e dal sapore intenso e pregiato delle migliori nocciole piemontesi.

Fonte: Il mondo del Latte

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BURRATA AFFUMICATA: SABELLI PRESENTA LA SUA NOVITA’, IDEALE COME ENTRÉE PER LE FESTE

Affumicata con fumi di trucioli di faggio, l’ultima nata in casa Sabelli è una variante

della tradizionale burrata. Dal gusto insolito e goloso, si presta a stupire gli ospiti in occasione delle festività, come nella ricetta proposta dallo storico caseificio marchigiano.

Natale si avvicina, e la voglia di condividere tempo di qualità insieme a parenti e amici è particolar-mente forte in questo periodo dell’anno. Seduti a tavola si coccolano e si stupiscono gli ospiti, pro-ponendo deliziose preparazioni che combinano tradizione e innovazione. Ed è per questo che Sa-belli – storico caseificio marchigiano impegnato nella produzione di formaggi freschi di qualità da ormai 100 anni e quattro generazioni – ha pensato al Natale per presentare una nuova variante di uno dei suoi prodotti più apprezzati, la burrata.

In alternativa alla versione classica arriva infatti la burrata affumicata: una vera esplosione di gusto, data dal contrasto fra il sottile strato esterno di mozzarella, dorato dall’affumicatura 100% naturale, e l’interno cremoso, bianco di crema di latte. Formaggio fresco a pasta filata, con un cuore di panna e una consistenza morbida e cremosa, la burrata acquisisce nella nuova versione affumicata un sen-tore più intenso. La affumicatura naturale, realizzata con fumi di trucioli di legno di faggio, conferisce all’esterno della burratina Sabelli un colore ambrato e un sapore deciso, in contrasto con il suo cuore dolce e cremoso, ricco del latte proveniente principalmente dalla zona del Gran Sasso e dei Monti Sibillini.

La pasta della burrata affumicata diviene più elastica rispetto alla variante tradizionale e si presenta alla vista e al gusto in maniera ideale per essere assaporata non solo al naturale, ma anche all’in-terno di preparazioni più elaborate. Ideale ad esempio come entrée per il pranzo di Natale. Sabelli, in un connubio bilanciato e indimenticabile, la propone come antipasto delle feste in una prepara-zione che la accosta a cicoria ripassata, erbe di campo e pomodorini secchi, il tutto condito con un pizzico di pepe rosa e olio extra vergine di oliva.

Sabelli è un’azienda di famiglia, che rispetta le tradizioni – spiega Angelo Davide Galeati, AD di Sabelli Group – che desidera proseguire il suo percorso di crescita attraverso l’innovazione produt-tiva, arricchendo i suoi prodotti con referenze d’eccellenza come la nuova burrata affumicata. La nostra è una passione per l’arte dei formaggi, preparati ancora “come una volta”, con artigianalità e accuratezza”.

Tra i portabandiera della grande arte casearia italiana, Sabelli è sinonimo di mozzarella d’autore ormai da un secolo. Era il 1921 quando Nicolangelo Sabelli aprì il suo primo caseificio insieme al figlio Archimede. Oggi l’azienda, con sede ad Ascoli Piceno, è una realtà industriale consolidata, che ha saputo mantenere lo spirito di impresa familiare, coniugando freschezza, genuinità ed eccellenza qualitativa dei prodotti con tecnologie e sistemi logistico-distributivi avanzati.

Generazione dopo generazione, con una proprietà saldamente italiana, Sabelli tiene alta la lunga tradizione e gli antichi saperi che ruotano intorno ai suoi formaggi, prodotti da latte 100% italiano.

 

SABELLI GROUP

Con 155.000 tonnellate di latte fresco lavorato all’anno, 4 siti produttivi, 8 piattaforme distributive e 500 dipendenti e collaboratori, Sabelli Group è una realtà consolidata nel mercato dei formaggi freschi di qualità e leader di mercato nei segmenti burrata e stracciatella. Fondata nel 1921 e tra-sferita ad Ascoli Piceno nel 1978, Sabelli Spa ha dato vita a uno dei più importanti poli italiani per la produzione di mozzarella.

Per ulteriori informazioni:

Ufficio stampa Sabelli Group

Fruitecom srl

Federica Morselli

M. 335 5350533

federica.morselli@fruitecom.it

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Nuova immagine per il Gruppo Sabelli: al centro del restyling tradizione e genuinità.

Nel nuovo logo l’omaggio a Mastro Archimede Sabelli

La sua storia Archimede Sabelli l’aveva raccontata in un libro “Con il latte nelle vene”, in cui narrava come nel 1921 suo padre Nicolangelo, casaro di professione, si fosse messo in proprio e di come, poi, lui avesse fatto crescere l’attività avviata dal padre, superando difficoltà e criticità. Oggi, in occasione del primo centenario della Sabelli, i suoi nipoti, esponenti della quarta generazione di famiglia, hanno scelto di integrare un tributo alla sua figura nel nuovo logo, che diventa “Mastro Archimede Sabelli”. L’azienda ha scelto Cibus, il salone internazionale dell’agroalimentare, per presentare a clienti e operatori del settore la nuova immagine del brand.

“Siamo orgogliosi di aver celebrato finalmente in presenza questo importante traguardo. Tanti gli operatori del settore e i visitatori che ringraziamo per esserci venuti a trovare allo stand in queste giornate di Cibus – commenta Simone Mariani, AD di Sabelli Group – Se oggi possiamo festeggiare 100 anni di attività e ci siamo trasformati da piccola azienda familiare a gruppo consolidato è grazie al nostro nonno Archimede Sabelli, che ha saputo costruire sulla passione per l’arte dei formaggi un’attività imprenditoriale di successo. È proprio Mastro Archimede che oggi campeggia su tutte le confezioni dei prodotti caseari freschi che commercializziamo in Italia e nel mondo, dalla mozzarella alla burrata alla stracciatella”.

Una novità, quella del logo, che si inserisce nel restyling del packaging system dei prodotti Sabelli: oltre al nuovo logo, infatti, sono stati rivisitate anche le confezioni, ora caratterizzate dalla scelta di un colore bianco che rimanda sia alla purezza e alla genuinità del latte sia alla tradizione, all’artigianalità e all’accuratezza che caratterizzano da sempre l’azienda. Valori che sono efficacemente riassunti nel pay-off “Sa di bianco, sa di buono”.

“Con questa nuova immagine, affidata a un nuovo logo e a un pack coerente, abbiamo voluto tradurre visivamente l’attenzione alla qualità e la passione per i sapori autentici che guidano la nostra azienda – aggiunge Angelo Galeati, AD di Sabelli –ed enfatizzare il nostro legame con l’arte casearia tradizionale italiana”.

Questi valori identitari per Sabelli sono i protagonisti anche dello spot pubblicitario dedicato ai 100 anni aziendali, affidato a immagini calde e coinvolgenti per esaltare la qualità, la bontà e la tradizionalità dei prodotti. Lo spot, che ha segnato il debutto dell’azienda in televisione, è andato in onda quest’estate sulle reti nazionali e tornerà in onda con un secondo flight in autunno.

A Cibus Sabelli era presente anche il brand del gruppo Natura Sincera e un corner dedicato al Caseificio Val d’Aveto, apprezzato produttore di yogurt e formaggi di fascia premium che quest’anno celebra i 30 anni di attività. Noto per la gamma di gusti sempre nuovi e mai banali degli yogurt, Val D’Aveto ha presentato quest’anno il nuovo gusto arancia e zenzero.

Sabelli Group si prepara ora a partecipare anche ad Anuga, confermando il forte interesse non solo al mercato italiano, ma anche a quello internazionale.

Fonte: Foodaffairs.it

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Addio Archimede Sabelli Capostipite della famiglia

Il capostipite della famiglia aveva 98 anni. Trasferì qui l’azienda e da allora è stata crescita costante

Fu lui a trasferire qui l’azienda: dal primo caseificio all’impero delle mozzarelle. La città di Ascoli piange Archi-mede Sabelli, storico fondatore dell’impero della mozzarella e del formaggio fresco genuino e gustoso. Se ne è andato a 98 anni, dopo una lunga malattia che però non ne aveva fiaccato lo spirito. Lascia la sua eredità ai ni-poti e ai pronipoti, assieme a quell’amore per il lavoro e per gli affetti che lo hanno accompagnato per tutta la vita.

Era nato nel 1923 a Bojano, vicino Campobasso, da una famiglia di casari. Il primo caseificio Sabelli lo aveva realizzato suo padre Nicolangelo nel 1921 e infatti pochi giorni fa l’azienda ha festeggiato i suoi 100 anni dalla fondazione. Alla fine degli anni Quaranta, al rientro dalla guerra, Archimede si era trasferito a Fermo dove aveva aperto il primo caseificio a gestione familiare. Nel 1967 aveva poi stabilito la sua azienda, qui ad Ascoli. «Sono partito da zero, anzi da meno di niente – aveva scritto tre anni fa nella sua autobiografia intitolata ‘Con il latte nelle vene’, prodotta da Capponi Editore e presentata durante l’edizione 2018 di Cibus, la Fiera di Parma del settore alimentare – perciò se volevo dare a me e alla mia famiglia una vita tranquilla, dovevo lavorare duro, con caparbietà e ostinazione, come in effetti ho fatto. Questa scelta ha comportato un prezzo salato da pagare, ma era l’unica possibilità che avevo. Oggi posso dire che il mio lavoro è stato una passione divorante, una malattia dalla quale ho scelto di non guarire. Dentro ci ho messo l’anima e la mia visione del mondo, ci ho messo il mio entusiasmo e la mia esuberanza».

Oggi il percorso di crescita intrapreso da Archimede è di fatto portato avanti dai nipoti Angelo Davide Galeati e Simone Mariani, che rappresentano la quarta generazione, impegnati a proiettare l’azienda Sabelli sui mercati internazionali. «Abnegazione, forza d’animo, umiltà, capacità di guardare avanti, attenzione per i suoi dipendenti, sono le caratteristiche non solo di nostro nonno, ma di tutti quei «self made men» che hanno costruito l’Italia – così avevano commentato la pubblicazione dell’autobiografia i due nipoti attualmente amministratori delegati della Sabelli. La sua è stata una vita difficile, piena di peripezie, ma caratterizzata sempre da grande spirito di sacrificio e adattamento, una vita ricca di esperienze che compongono il bagaglio che egli ci ha trasmesso». Un bagaglio ben pesante, da dividere a metà con la moglie Filomena, scomparsa nel 2002. Alla famiglia Sabelli, ai nipoti e alle rispettive consorti tra cui l’ex assessore comunale Michela Fortuna, giungano le condoglianze del Carlino.

Fonte: Il Resto del Carlino

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La Regione in visita alla Sabelli Mariani: “Continuiamo a investire”

Il vicepresidente Mirco Carloni, insieme alla dirigente Maestri, ha incontrato l’amministratore delegato

 

Il vicepresidente regionale e assessore allo sviluppo economico, Mirco Carloni, ha incontrato nella sede di Ascoli uno dei due amministratori delegati del Gruppo Sabelli, Simone Mariani. Carloni, insieme alla dirigente Roberta Maestri, ha potuto conoscere da vicino questa importante realtà produttiva del settore lattiero caseario che ha in corso di realizzazione un programma di sviluppo che comprende un progetto di ampliamento del sito produttivo di Ascoli e un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale volto all’ottimizzazione dei processi produttivi e allo sviluppo di nuovi prodotti. Il programma di investimento prevede per la sua realizzazione spese complessive di oltre 12,4 milioni di euro, di cui più di 9,5 per l’ampliamento del sito e della capacità produttiva, mentre 2 milioni e 850mila euro saranno destinati al progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Quest’ultimo, avviato dal 2018 e tuttora in corso di realizzazione, prevede un incremento occupazionale complessivo pari a 40 nuovi addetti. “Ho molto apprezzato la visita del vicepresidente della Regione Marche e della dirigente alle politiche attive per il lavoro – ha commentato Simone Mariani, ad di Sabelli Spa – anche perché credo che, mai come in questo periodo, sia necessario fare sistema tra imprese e istituzioni pubbliche. Noi di Sabelli, peraltro, intendiamo confermare la nostra vicinanza al territorio continuando tutti gli investimenti già avviati negli ultimi mesi”.

Tratto da Il Resto del Carlino
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EXPORT, FINANZA E GESTIONE MANAGERIALE. DALLE MARCHE LA RICETTA PER LA CRESCITA

Prossimo a festeggiare nel 2021 i cento anni di attività, il Gruppo Sabelli opera da quattro generazioni nel settore caseario. Grazie a otto piattaforme logistiche serve tutto il Centro Italia e i suoi prodotti hanno fatto centro in diversi paesi europei. Ne abbiamo parlato con l’Ad Simone Mariani.

La storia del Gruppo Sabelli, tra i principali produttori italiani di formaggi freschi e leader di mercato nei segmenti burrata e stracciatella, è un esempio significativo di crescita aziendale che tiene insieme tutti gli elementi riconosciuti quali fattori fondamentali di sviluppo della piccola e media impresa italiana.

Il caseificio Sabelli nasce in Molise nel 1921 ad opera del fondatore Nicolangelo. È il figlio Archimede – oggi presidente onorario del Gruppo – che, appresa l’arte casearia del padre, trasferisce nel dopoguerra l’attività nelle Marche, prima a Fermo poi ad Ascoli Piceno, in un’area dove la produzione del latte potesse attecchire maggiormente, spendendosi in prima persona per convincere gli agricoltori locali a diversificare l’attività diventando allevatori.

L’azienda cresce e oggi “è una realtà con un bilancio consolidato nel 2020 di 160 milioni di euro e circa 500 tra dipendenti e collaboratori”, spiega Simone Mariani, Amministratore delegato del Gruppo Sabelli, che ha unito all’esperienza aziendale quella associativa ed è attualmente presidente di Confindustria Centro Adriatico. Quattro i siti produttivi del Gruppo: allo storico stabilimento di Ascoli Piceno si sono aggiunti negli ultimi anni, grazie ad una mirata strategia di acquisizioni volta a potenziare e diversificare la produzione, la Trevisanlat di Castelfranco Veneto, la Ekolat in Slovenia e da ultimo il Caseificio Val d’Aveto, specializzato nella produzione di yoghurt colato e formaggi tipici della tradizione ligure.

Mariani è esponente della quarta generazione a capo di un’azienda che è rimasta a guida familiare, ma che ha voluto aprirsi alla managerializzazione, al dialogo con il mondo finanziario e ai mercati esteri. Il Gruppo è infatti presente con i suoi prodotti in molti paesi europei, tra i quali Spagna, Inghilterra, Francia e Germania. “Il nostro primo target all’estero – spiega – è stato il mondo della ristorazione, la cultura italiana ci ha in un certo senso permesso di trovare una porta aperta e di valorizzare l’artigianalità di prodotti di alta qualità e di nicchia. Anche la partecipazione alle grandi fiere europee di settore è stato un importante momento di crescita e lo sarà anche in futuro”.

Fattore fondamentale nelle strategie industriali dell’azienda è la logistica, elemento imprescindibile per un tipo di prodotto fresco che deve arrivare al consumatore in tempi rapidissimi e in piena sicurezza e che è diventata negli anni un ulteriore settore di business. “Dal 1985 – afferma – la nostra scelta è stata quella di dotarci di un sistema logistico controllato ed efficiente, che oggi conta otto piattaforme distributive dislocate nel Centro Italia, che portano sul mercato i prodotti del Gruppo ma anche quelli di altri brand alimentari”.

Sposare le logiche della crescita ha significato per il Gruppo Sabelli capitalizzare adeguatamente l’azienda: “Reinvestire gli utili nel business e nel contempo costruire relazioni consolidate con il sistema bancario ha consentito di rafforzare l’impresa e metterla in condizioni di solidità finanziaria, importanti anche per affrontare shock imprevisti”.

Come l’emergenza coronavirus e il lockdown dei mesi scorsi, durante i quali il Gruppo Sabelli ha subìto il crollo delle vendite del settore Ho.Re.Ca (Hotellerie, Restaurant e Catering, ndr), ma non si è fermato per far arrivare i prodotti ai canali distributivi e ai consumatori. “In pochi giorni dall’inizio dell’emergenza abbiamo adottato tutte le misure di prevenzione e di sicurezza necessarie: dai dispositivi di protezione individuale alle regole di distanziamento, alla misurazione della temperatura, rivedendo modalità di lavoro ampiamente consolidate. Tutti i nostri collaboratori si sono messi a disposizione dell’azienda e del Paese. A loro va il ringraziamento per il gioco di squadra che tutti insieme abbiamo realizzato”.

Parla con orgoglio Mariani del senso di appartenenza delle donne e degli uomini del Gruppo, di relazioni positive con i dipendenti e costruttive con i sindacati, orientate al miglioramento delle condizioni di lavoro, che portano a maggiore produttività, all’investimento sulle persone, che sono la principale risorsa aziendale. “Per crescere bisogna innanzi tutto volerlo – aggiunge l’Ad – avere capacità di guardare ai mercati, ma occorre anche una squadra di manager e collaboratori capaci di gestire e governare questo percorso”. E proprio per le performance aziendali e di gestione il Gruppo Sabelli ha ricevuto per due anni consecutivi il riconoscimento “Best Managed Companies” di Deloitte.

Per quanto riguarda il futuro è necessario guardare avanti, cercare soluzioni. “Come presidente di Confindustria Centro Adriatico raccolgo il sentimento di sconforto di tanti colleghi che operano in settori in grande sofferenza. Stiamo mettendo anima e corpo nelle imprese e come sistema-Paese dobbiamo superare questa situazione”.

Un tema fondamentale nel sud delle Marche è la scarsa dotazione infrastrutturale: “Viviamo disagi gravissimi con la situazione di congestionamento del tratto piceno dell’A14, in un territorio già provato dagli eventi sismici e con la presenza di aree di crisi complessa. Oggi occorre allinearci, con ingenti investimenti in infrastrutture ferroviarie e autostradali, alle condizioni di competitività delle altre aree del Paese”.

Alla soglia dei cento anni di attività, che il Gruppo Sabelli celebrerà nel 2021, la chiave di volta secondo Mariani rimane la capacità di mantenere relazioni costruttive tra gli azionisti, che devono essere uniti e mettere l’azienda davanti a tutto. “La mia famiglia nel corso della sua storia ha avuto questa capacità – conclude. – Serve una grande coesione in azienda e nel Paese per affrontare le grandi sfide, a volte inattese, che abbiamo di fronte”.

 

Tratto da www.limprenditore.com

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“Save the brand 2020”, nuovo premio per Sabelli Group
ASCOLI – “Sviluppo e valorizzazione del brand” è la motivazione di Foodcommunity.it. A riceverlo, in web edition con oltre 280 persone accreditate, l’amministratore delegato Angelo Davide Galeati

Sviluppo e valorizzazione del brand, un percorso di crescita che passa attraverso l’estensione della gamma, l’innovazione tecnologica e produttiva e le acquisizioni. Queste le motivazioni dietro alla consegna del premio “Save The Brand 2020” a Sabelli Group di Ascoli nel corso una serata in web edition, con oltre 280 persone accreditate.

Giunto alla sua settima edizione e organizzato da “Foodcommunity.it” (testata giornalistica digitale di LC Publishing Group), il Save The Brand premia l’eccellenza delle PMI, valutando criteri che vanno oltre la performance economica. Innovazione, internazionalizzazione, strategie di branding e comunicazione, tempestività nella risposta alla mutevole domanda del mercato e sostenibilità gli ulteriori elementi di cui la redazione di “Foodcommunity.it” e il Centro Ricerche di LC Publishing Group tengono conto nell’individuazione e selezione dei premiati.

Alla premiazione era presente Angelo Davide Galeati, amministratore delegato di Sabelli Group. «Sono molto grato per questo premio – dice – perché è una testimonianza che quanto fatto finora stia portando concrete soddisfazioni. Nello specifico, l’ampliamento della gamma ci ha permesso di ottenere un maggior presidio dei banchi della GDO e un migliore posizionamento del brand. In ogni caso, il nostro obiettivo quando operiamo scelte strategiche legate alla produzione o al brand è sempre quello di offrire qualità, freschezza, efficienza, garantendo la difesa della tradizione e la ricerca della genuinità. Questa è la filosofia racchiusa all’interno del marchio Sabelli».

 

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Food. Ad Anuga il Gruppo Sabelli fa per tre con i prodotti caseari di qualità

Sabelli Group, azienda specializzata nel settore dei formaggi freschi di qualità e realtà leader nei segmenti burrata e stracciatella, sarà protagonista dal 5 al 9 ottobre prossimi ad Anuga, il salone internazionale del food & beverage in programma nel quartiere fieristico di Colonia (Hall 10.1 Stand B079).

Dopo aver partecipato alla scorsa edizione con il solo brand Sabelli, quest’anno il Gruppo cala un vero e proprio tris d’assi, presentandosi con tutti i suoi tre marchi: Sabelli, Val D’Aveto e Natura Sincera.

Il brand Sabelli contraddistingue un paniere completo di prodotti caseari di alta qualità, realizzati con latte 100% italiano, che prevede tra l’altro burrate, stracciatelle, formaggi freschi, mozzarelle, scamorze, caciotte e perfino un’intera gamma senza lattosio.

Val d’Aveto propone lo yogurt colato e da qualche mese anche tre nuove paste filate, nate proprio dall’unione tra il caseificio ligure e Sabelli: la Burratina e la Stracciatella con lo yogurt colato e le Treccine di mozzarella intrecciate a mano.

Natura Sincera è invece il nuovo brand di formaggi freschi dedicato ai consumatori più giovani e attenti agli stili di vita moderni. Questa gamma, che comprende vari formati di mozzarella, mozzarelline, scamorza e ricotta, si propone come una alternativa di qualità al giusto prezzo, restando fedele alla genuinità e al rispetto dell’arte casearia che caratterizzano il lavoro del gruppo marchigiano.

Per Sabelli, Anuga rappresenta un appuntamento strategico, in quanto l’esportazione è sempre più un tassello fondamentale. Il Gruppo, infatti, è già presente nei principali paesi europei quali Francia, Olanda, Gran Bretagna Austria, Irlanda, Germania e Spagna, ma sono in corso contatti per aprire nuovi canali commerciali anche nei paesi extra-EU.

“Consideriamo determinante la nostra partecipazione ad Anuga – spiega Angelo Galeati, amministratore delegato di Sabelli Group – dal momento che l’export è in forte crescita per tutte le nostre categorie di prodotto. Basti pensare che nel 2018 il caseificio Sabelli ha registrato una quota di esportazione pari al 7% del proprio fatturato, mentre da gennaio ad agosto del 2019 è stato registrato un aumento del + 14, 2% a volume e un + 7,7% a valore rispetto allo stesso periodo del precedente anno, confermando sostanzialmente il trend di forte crescita degli ultimi anni”.

Oltre a portare ad Anuga tutti e tre i marchi, Sabelli Group si presenterà a Colonia con uno stand completamente rinnovato, che prevede anche un’area dedicata alla specialità italiana per eccellenza: la pizza, che sarà preparata e proposta in degustazione con i prodotti Sabelli dal maestro pizzaiolo Mirko Petracci.

SABELLI GROUP Con 155.000 tonnellate di latte fresco lavorato all’anno, 4 siti produttivi, 8 piattaforme distributive e 500 dipendenti e collaboratori, Sabelli Group è una realtà consolidata nel mercato dei formaggi freschi di qualità e leader di mercato nei segmenti burrata e stracciatella. Fondata nel 1921 e trasferita ad Ascoli Piceno nel 1978, Sabelli Spa ha acquisito nel 2016 la Trevisanalat di Castelfranco Veneto e la Ekolat in Slovenia, dando vita a uno dei più importanti poli italiani per la produzione di mozzarella. Nel 2018, il gruppo acquisisce il Caseificio Val d’Aveto, produttore di nicchia di yogurt colato e formaggi tradizionali nel segmento premium.

 

Tratto da www.agricultura.it

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